Si tratta di una delle più importanti testimonianze al mondo del fenomeno dei villaggi operai,e si è conservato integro fino ad oggi.
Crespi è un autentico modello di città ideale del lavoro;è un interessantissimo e quasi perfetto microcosmo autosufficiente dove la vita dei dipendenti, insieme a quelle delle loro famiglie, ruotava- in un piano ideale di ordine e di armonia - attorno alla fabbrica.
La via principale....
La fabbrica...
La villa dei padroni....
La chiesa....
Le case dei dipendenti....
I lavatoi con acqua calda....
L'asilo e la scuola dove studiavano fino alla terza elementare e poi..... tutti dritti in fabbrica !
La piazza...
Le ville dei dipendenti di alto grado....Ed infine il cimitero...
La gente qui nasceva,veniva istruita ,lavorava e moriva;tutto questo senza mai uscire da questo villaggio.
Questo villaggio è oggi abitato da una comunità in gran parte discendente degli operai che vi hanno vissuto e lavorato.
La fabbrica è rimasta in funzione fino al 2003 senza mai modificare il suo settore di produzione: il tessile cotoniero.
Era sicuramente un progetto molto avanti per l'epoca, ma a me ha dato comunque l'impressione di un ghetto di lusso!
Mica stupidi i signori Crespi!